LO SCHIACCIANOCI: L'INCANTEVOLE SOGNO DI CLARA.
Clara riceve lo Schiaccianoci da suo zio
Tornare
bambini nota dopo nota, pausa dopo pausa, mentre il pensiero danza assieme gli
spartiti. Sentire il calore del caminetto sul palco come fosse reale, toccare
con la fantasia il morbido tutù delle leggiadre ballerine. Il trionfo della
leggerezza e dell’espressività, sentimenti così vivi e autentici che sbocciano
come fiori nel petto di chi ascolta e assiste. Queste sono le sensazioni che il
balletto dello Schiaccianoci al Petruzzelli ha suscitato in noi.
Il
giorno 23 novembre 2016 un gruppo di Moreani ha assistito alla rappresentazione
di Lo Schiaccianoci con musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Il
balletto fu commissionato dal direttore dei Teatri Imperiali Russi, Ivan
Aleksandrovič Vsevoložskij, e la storia deriva dal racconto "Schiaccianoci e il
re dei topi" di E. T. A. Hoffmann (1816). L’opera si compone di due atti:
durante la vigilia di Natale, agli inizi del XIX secolo, il signor Stahlbaum,
in Germania, organizza una festa per i suoi amici e per i loro piccoli figli,
Clara (interpretata da Rebecca Bianchi) e Fritz.
Gli invitati danzano a casa di Clara dopo l’apertura dei
regali
Successivamente
sopraggiunge lo zio dei ragazzi, che porta regali a tutti i bambini: alla sua
nipote prediletta dona uno schiaccianoci a forma di soldatino. Suo fratello lo rompe per dispetto, ma lo zio lo ripara, per la gioia della bambina. Dopo
che gli invitati si ritirano, Clara si addormenta sul letto e inizia a sognare.
È mezzanotte: tutto intorno a lei comincia a crescere e compaiono una miriade
di topi che cercano di rubarle lo schiaccianoci. Improvvisamente l'oggetto (interpretato da Alessio Rezza) si anima e partecipa alla
battaglia, uccidendo il Re Topo. Subito dopo si trasforma magicamente in un
Principe. Clara lo segue, penetrando in una foresta innevata. Il primo atto si
chiude con lo splendido Valzer dei fiocchi di neve.
I
due giovani entrano, quindi, nel Regno dei Dolci, dove al Palazzo Reale li riceve
la Fata Confetto, che si fa raccontare dallo Schiaccianoci tutte le sue
avventure. Successivamente, il Principe e la Fata Confetto si esibiscono in un Pas de
deux. Il balletto si conclude con un ultimo Valzer: una volta sveglia, mentre
si fa giorno, Clara ripensa al proprio magico sogno, abbracciando il suo
adorato Schiaccianoci.
Valzer
dei Fiori
Noi
del Morea siamo entrati in teatro con le più alte aspettative, ma lo spettacolo
è riuscito a superare ogni nostra più rosea visione. L’intreccio tra musica e
balletto ha dato vita ad un’atmosfera fiabesca: i costumi e i giocattoli
variopinti, le incantevoli scenografie, i delicati passi di danza sono riusciti
a sbalordirci e hanno inciso nei nostri cuori un ricordo indelebile, pervaso di
un'essenza più dolce del cioccolato. Clara non è stata l’unica a sognare quel
giorno: anche noi, dalle poltrone di velluto, siamo entrati nel magico mondo
dello Schiaccianoci. Varcati i cancelli del Regno dei Dolci, dalle note della
celeberrima Ouverture, fino al suggestivo Valzer dei Fiori, mille emozioni
diverse hanno danzato con ogni nostro senso, regalandoci momenti di pura
meraviglia.
Margherita
Aquilino,
Claudia
Coletta,
Francesco
Teofilo,
III
B
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