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Visualizzazione dei post da dicembre, 2018

CASAMASSIMA NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE

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Testimonianza autentica e principale della partecipazione di Casamassima al secondo conflitto  mondiale è il Monumento ai Caduti. Visibile ancora oggi in Piazza Aldo Moro, ha una forma cosiddetta “a cippo”. E’ fatto di bronzo, marmo e pietra e la statua posta in altro è l’allegoria della Vittoria, raffigurata da una donna alata con in mano una corona di alloro e vestita in semplici abiti d’epoca.  Progettato dallo scultore Vitantonio De Bellis, il monumento fu inaugurato il 27 gennaio 1923, insieme alla Fiamma Ardente, posta al di sotto della statua, e al Milite Ignoto (meglio noto, nella lingua dialettale locale, come “ U soldat muert”).  Al termine del secondo conflitto mondiale, però, dopo il restauro, il monumento fu privato del ricordo e del simbolo del soldato immolatosi per la Patria e fu lasciata soltanto l’immagine della Vittoria. Sempre a seguito del restauro, furono aggiunti i nomi dei militari caduti: ai lati i giovani  casamassimesi deceduti dura

EXPECTANDO DIEM NATALEM

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Giovedì 20 Dicembre, la nostra scuola, il Liceo classico Domenico Morea, ha avuto l’onore di partecipare al progetto “ Poesia a Corte”, presentato dalla Fondazione "Monsignor Sante Montanaro", di Casamassima. Tale progetto prevede una serie di incontri che coinvolgono gli studenti delle scuole secondarie in letture, recitazioni, avventure eno-gastronomiche, performance musicali. Scopo della Fondazione, quindi, è innanzi tutto quello di rendere i giovani protagonisti dell'alta cultura, declinata nelle sue molteplici forme. L’incontro di ieri si è aperto con l’introduzione della dott.ssa Mariadomenica Ferri, presidente della Fondazione. I primi artisti ad esibirsi sono stati le soliste dell’ensemble barocco “ Giovanni Maria Savino”, che hanno eseguito canzoni latine, con l’accompagnamento di un'incantevole spinetta. In seguito gli studenti dell’Istituto “Ettore Majorana” hanno presentato ricette di pi

TESTIMONIANZE DALLA SECONDA GUERRA MONDIALE. PARTE II: POLIGNANO.

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DOMENICO VARIALE: UNA STORIA D'AMORE IN ERITREA Domenico Variale, mio nonno, nato il 16/02/1917 a Bari, fu arruolato nella Marina Militare Italiana il 15/09/1937 all’età di soli venti anni.   Nel 1940 l’Italia entrò nella seconda guerra mondiale. La “Niobe” era  l’unica nave cisterna impiegata per la fornitura di nafta ed era dislocata a Massaua, il solo porto eritreo affidato alla Marina Militare Italiana. Tra il 1940 e il 1941 la Niobe, era inattiva nel porto di Massaua durante un bombardamento da parte degli Inglesi.   La nave fu colpita, con diverse perdite militari.  Domenico Variale, fuochista, era in salvo a terra e proseguì i combattimenti insieme ad altri commilitoni. Nel 1941 Massaua fu sconfitta, la “Niobe” fu affondata, i militari si arresero e furono catturati e deportati in un campo di prigionia. Il periodo  di prigionia del nostro Domenico andò dal 09/04/41 fino al 10/05/46.  Quei cinque anni furono difficilissimi per mio nonno: tutti soffrivano

TESTIMONIANZE DALLA SECONDA GUERRA MONDIALE. PARTE I: TURI

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Palazzo Marchesale - Turi Se abbandonassimo la nostra quotidiana rincorsa del futuro all'interno di un presente fuggevole e spesso indecifrabile, se ci fermassimo solo un attimo ad ascoltare ciò che le persone hanno vissuto nel loro passato, rimarremmo a bocca aperta. Ed è questo che abbiamo fatto noi, ragazzi di II C: studiando il teatro civile di Brecht, abbiamo deciso di volger lo sguardo ad un passato neanche tanto lontano e abbiamo tentato di calarci nel ruolo di storici e giornalisti. Abbiamo compiuto ricerche, visitato archivi e biblioteche e fatto qualche domanda ai nostri cari nonni, i quali hanno rispolverato per noi i ricordi della loro gioventù. Ecco il frutto del lavoro di noi, ragazzi di Turi. ANGELA CAPONE, nata a Turi il 20 Novembre 1926 (nonna di Rosemary Radogna): Al tempo della Seconda guerra mondiale, ci si svegliava alle sei e mezza del mattino e si andava a dormire alle otto della sera. Ad annunciare il coprifuoco per tutto il paese suo

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