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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

BENVENUTI A TEATRO, DOVE TUTTO E' FINTO E NIENTE E' FALSO

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Oggi noi ragazzi del Simone-Morea di Conversano abbiamo messo in stand-by i cellulari e, forse, anche un po' le nostre vite, come non succede spesso e come può succedere solo a teatro, quando le luci si spengono e si entra in un'altra realtà che non è la propria. Ci aspettavamo di ritrovarci nel 206 a.C, a Roma, nel bel mezzo di una commedia plautina, e invece ci siamo ritrovati nel 2018, al Kismet di Bari, perché è stato Plauto a venire da noi. Vi chiederete: "Plauto?". E io vi rispondo: "Sì, Plauto". O meglio, non proprio lui, ecco, però vi assicuro che il suo spirito c'era tutto. C'era il suo plurilinguismo, c'era la sua "popolarità", c'era la tragicommedia, persino le maschere del suo tempo in alcune espressioni studiate dagli attori. C'era, soprattutto, il suo voler intrattenere il pubblico e basta. Penso infatti che Plauto non volesse insegnare qualcosa, non volesse sembrar giusto, buono, un grande intellettuale: cr

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