I B, UNA CLASSE DI GIOVANISSIMI ARTISTI: ALESSANDRA LOIACONO
E siamo arrivati al quarto aspirante artista di I B, Alessandra Loiacono, dal tratto accurato ed ambizioso, intervistata dalla sua amica Dominga Valenzano. Ammirate alcuni dei suoi disegni qui, in formato elettronico, ma venite anche a vedere gli originali al Morea il giorno 15 di Gennaio, dalle 18 alle 24! Potrete conoscere Alessandra la quale, dopo questa intervista, si è anche scoperta bravissima a cogliere alcuni tratti essenziali del viso delle persone ed a fissarli a matita su carta. Cercate di persuaderla a farvi un “fast portrait”, in cinque minuti.
Diamo uno sguardo ai sogni ed alla vita della studentessa ed artista Alessandra Loiacono.
Quando hai iniziato a disegnare?
“I miei pensieri sul cartaceo non sono stati sempre così. Anch’io da piccola disegnavo gli omini con corpo squadrato, dita che toccavano il sole e viso tondo. Forse ciò che ha contribuito a perfezionare il mio disegno, ma non a renderlo perfetto, sono state quelle ore trascorse in cucina o nella mia stanza a disegnare, declinando qualsiasi invito da parte di mio padre ad uscire. In realtà, mio padre non capiva, allora, che il disegno mi rilassava e divertiva più del parco. Ha smesso di insistere a procurarmi svaghi quando ha compreso che è il mio sfogo”.
Cosa ti ispira di più?
“Sicuramente i paesaggi. Non faccio mai ritratti perché impiego molto tempo e sinceramente mi farebbe un po’ pena quel poverino lì impalato: avendo davanti una foto (come faccio per i personaggi famosi) risulterebbe più facile, anche per il soggetto! Ultimamente mi sto concentrando sui soggetti acquatici e soprattutto sul mio riflesso nell’acqua. Prevedo che sarà un disegno molto impegnativo, dato che dovrò ritagliare pochi minuti tra un pomeriggio e l’altro! “.
Cosa credi di trasmettere con i tuoi disegni?
“Mio principale obiettivo è ritrarre la realtà nei particolari che sfuggono, nelle sensazioni, nei cambiamenti. Spero solo che la gente noti nei miei disegni cose su cui di solito l’occhio non si concentra”.
Pensi di realizzare qualcosa di concreto nel tuo domani, di diventare una vera artista?
“No. Il mio non vuol essere un “lavoro”, ma una passione. Anche per questo ho scelto il Liceo Classico e non un Artistico. Non voglio fare del disegno una mia fonte di risorse. Potrebbe pur esserlo un giorno, ma oggi preferisco farmi cultura e contemplare orizzonti più ampi. In ogni caso, mi è necessaria anche solo una matita per esprimermi”.
Un’ultima soddisfazione alla nostra curiosità. Il tuo più grande sogno?
“Parliamo al plurale. Sicuramente c’è il nuoto, un’altra delle mie tante passioni, coltivata a lungo. Ho partecipato a molte gare, ho imparato a tornare a casa a volte sconfitta, a volte soddisfatta e vincente. Ma non penso di essere solo questo: nuoto e arte. Anche io ho grandi ambizioni, obiettivi… E in primis c’è la voglia di vivere serena con me stessa, con il disegno, con la scuola, con il nuoto e con gli altri”.
Dominga Valenzano, I B
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