MA COME TI VESTI?!?


FOTO I
Un guardaroba tutto da studiare!
Chi non ha mai sentito parlare di Beatrice Portinari, la donna “tanto gentile e tanto onesta” amata da Dante? Oppure della bellissima Laura, che Petrarca ha cantato nel suo Canzoniere? E anche la donna amata da Boccaccio, Fiammetta, è nota a tutti gli studenti di liceo! Tre donne, probabilmente le prime creature femminili ad acquisire un posto di rilievo nella letteratura italiana, protagoniste di grandi storie d’amore… Ce le immaginiamo bellissime, con lunghi e ricci capelli biondi (Laura) o una lunga chioma rossa (nel caso di Fiammetta). Ma… chissà che cosa indossavano! Già… Avete mai pensato al loro look?
Nel 1300 di certo non si usavano jeans a vita alta, crop-tops e fringe-dresses, i must-have di quest’estate!
Ed allora, ecco la risposta alla tipica domanda femminile “Che cosa mi metto oggi?”, nel 1300 e dintorni.
Sulla chemise (una sorta di sottoveste in lino, solitamente di colore chiaro), la moda del Trecento, impone che si indossi una tunica, larga oppure aderente (per chi se lo può permettere!) al corpo, chiamata cotte o kirtle, lunga sino ai piedi, con maniche molto lunghe, che spesso raggiungevano le nocche delle mani. In caso di occasioni formali, il dress-code impone che il kirtle abbia uno strascico e la gonna ampia. Sul kirtle la signora alla moda può scegliere quale sovra-tunica indossare: la cotehardie, aderente con maniche incorporate, o il tabard, privo di maniche.
Per i tessuti, cotone per l’uso quotidiano, ma per le grandi occasioni, broccato e seta, possibilmente di Damasco: in Italia vanno di moda motivi di cerchi (i polka dot!) ed animali (la fantasia animalier è sempre trendy!) di ispirazione orientale. Per chi se lo può permettere, oro e argento, per “brillare” anche di giorno!
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E, per uscire, d’obbligo il mantello, in lana e orlato di pelliccia, per le donne più chic. Alle signore sposate, soprattutto al Nord, il galateo impone un look più bon ton, a capo coperto: tra i vari copricapi, è particolarmente in voga il barbet, una fascia di tessuto che, passando sotto la gola e fissato sulla testa, si indossa con un nastro in lino, o con la cuffia, o con il velo.
FOTO III
Dall’uso del velo o del cappello sono esonerate le giovani donne e le signore italiane più chic, da sempre un po’ ribelli alle imposizioni della moda internazionale”, per le quali è sufficiente intrecciare i capelli o, per le grandi occasioni, sollevarli, in elaborate acconciature, con fiocchi e cordoncini.
Ma, al giorno d’oggi, quale sarebbe il look preferito dalle nostre tre fanciulle?
Beatrice, “colei che rende beati”, è “gentile e honesta”, una donna-angelo (e bella come un angelo), che conduce l’uomo alla salvezza eterna. Dante ci dice che ” fa tremar di claritate l’âre” e va in giro “d’umiltà vestuta”. Una donna piuttosto semplice e casta, quindi, che sceglie un look curato e basato sui colori chiari: magari un abito bianco oversized, senza scollatura, in puro lino… Per conquistare con la forza della semplicità e del candore.
Laura, senza dubbio, prediligerebbe lasciare sciolti i lunghi capelli biondi (“Erano i capei d’oro a l’aura sparsi/ che ‘n mille dolci nodi gli avvolgea”)… o legarli in morbide trecce (“le trecce bionde/ ch’oro forbito et perle/ eran quel dì, a vederle). La ragazza ama i boschi, la natura e i fiori (“da’ be’ rami scendea /- dolce ne la memoria – / una pioggia di fior sovra ‘l suo grembo; / et ella si sedea / umile in tanta gloria, /coverta già de l’amoroso nembo). Motivo per cui ci sentiamo di consigliarle un outfit “floreale”: graziosa coroncina floreale intorno al capo, una t-shirt colorata, short di jeans e un paio di Converse, daisy-fantasy (adatte a lunghe passeggiate nei boschi).

E Fiammetta? All’inizio della sua storia d’amore, è solare e allegra, ha una vita sociale piuttosto movimentata, partecipa ad eventi mondani e party alla moda. Una ragazza “stilosa”, diremmo oggi. Che, in omaggio al suo nome, sceglierebbe sempre un accessorio color fuoco. Senza dubbio pencil skirt rosso fuoco, camicia nera e decolleté a punta tacco 12. E ovviamente trucco impeccabile: labbra al bacio con rossetto rosso e unghie laccate!
Ma quando la povera Fiammetta viene lasciata, le pene d’amore la portano a trascurarsi: capelli crespi, niente trucco, informi maglioni di lana di due taglie in più e, orrore!, pantaloni grigi di felpa e calzettoni…
Ahi ahi, Fiammetta, fatti coraggio e ricorda: gli amori passano, ma lo stile resta!
Michela Lovascio, III C
Eva Savino, III C

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