RICORDANDO UNA NOTTE D’INVERNO AL MOREA…
Ecco tre begli articoli sulla nostra Notte Nazionale del 15 gennaio scorso, per ricordare chi siamo, che abbiamo fatto e quale direzione stiamo prendendo, aspettando la Giornata dell’Arte…

LA NOTTE BIANCA DEL MOREA
A 155 anni il Liceo classico “D. Morea” di Conversano ha fatto ancora parlare di sé, come promotore culturale di pregio.
Difendere e far conoscere, in modo alternativo, la cultura classica: questo il fine della Notte Nazionale dei Licei Classici, tenutasi lo scorso 15 gennaio, dalle 18 alle 24. Tra le oltre duecentotrenta scuole che hanno aderito all’iniziativa, nata da un’idea del prof. Rocco Sghembra, docente del Liceo Classico Gulli-Pennisi di Acireale, e giunta alla seconda edizione, il prestigioso liceo classico “Domenico Morea” di Conversano (BA), che, dopo aver già aderito alla prima edizione, anche quest’anno ha aperto le porte alla città, regalando ai visitatori, giunti in gran numero dai paesi limitrofi, un programma ricco ed articolato.

Dopo la cerimonia di apertura, alle 18 in punto, in cui è intervenuto il Dirigente Scolastico, prof. Andrea D’Elia, sottolineando l’importanza dell’iniziativa nell’ambito delle attività di promozione della cultura classica, un pubblico entusiasta ed interessato ha partecipato alla “conversazione filologica” con il prof. Daniele Maria Pegorari, docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, al cui termine i visitatori hanno potuto girare per i corridoi e le aule, addobbati a festa per l’occasione. Gli studenti hanno cantato, suonato, proposto reading di poesia (spaziando da Omero a Shakespeare) e prosa (dai mitografi greci a Borges ed Eco) per dimostrare la vitalità dell’antico nell’immaginario successivo e contemporaneo: a tal proposito, il pubblico ha dimostrato particolare interesse per una recitatio in latino, intitolata “Controversia”, a riprova che la lingua di Roma antica può anche essere divertente! Molti gli omaggi a Dante: dalla lettura dei Canti I e V dell’Inferno, con un occhio alle suggestioni letterarie, iconografiche e musicali da questi ispirate, alle incursioni attoriali delle “anime”.

Ed inoltre, giochi di logica e matematica, misteri da risolvere con l’aiuto di numeri e teoremi, quiz “gastronomici” ed “il bello della scienza”: visite guidate allo spazio museale, con la possibilità di adoperare alcuni strumenti. Ma gli alunni del Morea sono anche artisti: numerose le installazioni e le esposizioni di disegni (dedicate alla natura, al terrorismo, alla musica e ai miti classici).

Per i visitatori più giovani anche una sorpresa: alcuni tra gli studenti più talentuosi del Morea hanno eseguito il ritratto dei piccoli ospiti, offrendolo in dono come ricordo della serata.

Percorrendo i lunghi e affollatissimi corridoi del Morea, illuminati da luci soffuse e colorate, tra piccole opere d’arte e rimpatriate spontanee o organizzate, circondati da “antichi greci e romani”, si respirava un’aria di festa: la festa della cultura, ma, soprattutto, la festa che gli studenti del Morea hanno organizzato per una scuola che amano e a cui sono fieri di appartenere.
Dimostrando che il Liceo Classico e i valori che tale scuola difende e diffonde, sono vivi e giovani. E che, pertanto, vanno difesi.
ANGELA PAGLIARA, III B
ALESSANDRA RUGGIERO, III B

UT PICTURA POESIS
Anche quest’anno, il Morea è stato una delle centinaia di sedi della Notte Nazionale del Liceo Classico, manifestazione che, a partire dall’anno scorso, si tiene nei Licei Classici di tutta Italia – dalle 18 alle 24 – per diffondere l’idea che la cultura classica sia ancora viva ed “effervescente”.

L’evento, a cui hanno assistito cittadini conversanesi, semplici curiosi, amici, genitori, ex e futuri alunni di questo Istituto, ha visto protagonisti tutti gli studenti della scuola, che hanno saputo mostrare i loro talenti, a volte sconosciuti agli insegnanti.

La IB, nota come “la classe degli artisti”, ne è un esempio lampante. Gli alunni, infatti, con l’aiuto della prof.ssa Brattico, si sono cimentati nell’allestimento di una mostra di ritratti e dipinti, dal titolo “Ut pictura poesis”.

Gli elaborati, esibiti nell’estemporanea tenutasi nel corridoio del laboratorio di Storia dell’Arte, sono stati prodotti da Ticiana Cobo, Christian Ligorio, Alessandra Loiacono, Serena Pasqualino e Alberto Ranieri, non sconosciuti ai lettori del nostro blog.

L’esposizione, a cura della IB, ideata da Dominga Valenzano e Ticiana Cobo, ha messo in mostra le rappresentazioni grafiche più suggestive e significative dei giovani artisti. A rendere l’atmosfera magica, è stata la luce fioca delle decorazioni luminose natalizie, ancora non riposte negli scatoloni polverosi dove sono conservate di solito. Le opere, vere e proprie combinazioni di stili e tecniche differenti, hanno attratto parecchi visitatori, sorprendendoli e lasciandoli letteralmente di stucco. In mostra, ritratti a china di personaggi famosi, tra cui si distinguevano gli occhi profondi di Lady Gaga e il profilo di J-AX, icone della musica molto gettonate tra gli adolescenti.

Inoltre, apprezzate allo stesso modo, sono state le pitture decorative con paesaggi immaginari. Gli amanti della corrente pittorica del Post-Impressionismo, hanno avuto l’opportunità di osservare una fedelissima riproduzione della Notte stellata di Van Gogh firmata da Dominga Valenzano. Qualcuno degli ospiti, affascinato dalla bravura dei miei compagni nell’imprimere con destrezza e passione attimi di vita su un pezzo di carta, ha persino proposto l’acquisto di qualche disegno, facendo sentire i nostri disegnatori star affermate per una sera!

LUDOVICA STRIPPOLI, I B
I FAST PORTRAIT DELLA 1B

· In cosa consiste un fast portrait?
Alberto Ranieri – E’ una forma d’arte molto diffusa: la realizzazione di un ritratto ad uno sconosciuto, solitamente per strada. Nel nostro caso ha avuto luogo nei corridoi del Liceo Classico Domenico Morea, dove alcuni studenti hanno deciso di utilizzare le loro abilità per la realizzazione di ritratti. I street portrait sono il fenomeno principale da cui i giovani artisti hanno preso spunto. Una definizione univoca di Street Art è la capacità di raccontare, attraverso la fotografia o un disegno, uno spaccato di vita quotidiana, un volto, all’artista sconosciuto, ma tale da trasmettergli un’emozione da imprimere rapidamente in bianco e nero sul foglio.
· Che esperienza è stata per voi giovani artisti?
Alessandra Loiacono – “Penso che l’esperienza fatta sia stata più che un semplice successo. Questa attività ci ha permesso di fare tanto: è riuscita ad unire ancora più la nostra giovane prima classe; ci ha permesso di mostrare il nostro ”lato nascosto”, che, in pochi, per quanto mi riguarda, credo avessero avuto modo di intuire a scuola; soprattutto ci ha dato l’occasione per manifestare la nostra ”arte”, ci ha permesso di esprimerci come il nostro io più interiore desiderava, per quello che siamo, al di fuori dello studio del greco e del latino.
Mi ha permesso di mostrare al pubblico, parlando più personalmente, per la prima volta, la mia passione.”
ALESSIA SALIS, I B
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