THIRD WEEK IN AARHUS: AGAIN WORK, DEN PERMANENTE, WOMEN MUSEUM, MUSIKHUSET, BOTHANICAL GARDENS, SCANDINAVIAN CONGRESS CENTER, DEN GAMLE BY, RANDERS AND REGNSKOV
Deliziati e
soddisfatti, riprendiamo a lavorare. Il tempo scorre velocemente e si fanno
subito le quattro del pomeriggio, tempo di shopping. Alcuni di noi scelgono di
fermarsi in centro, altri di fare un salto al mare sulla popolare spiaggia Den
Permanente e i più dormiglioni preferiscono sonnecchiare in hotel. Ritornati
tutti al ‘campo base’, ci scambiamo a vicenda le impressioni sulle diverse
esperienze fatte durante le poche ore passate separati e ci rechiamo insieme al
ristorante.
I simpatici gestori si
mostrano ogni sera sempre più disponibili e ospitali tanto che, oltre alle
numerose portate extra offerte, ci propongono anche di fare una foto di gruppo.
Usciti dal ‘Today restaurant’, scegliamo insieme di riunirci in qualche camera
e passare la serata all’insegna di serie tv e cartoni animati, da bravi
maggiorenni quali siamo, anche perché il clima piovoso poco concilia il nostro
desiderio di uscire per pub e negozi.
Cullati dalle colonne
sonore dei grandi classici della Disney, crolliamo sfiniti sotto le coperte.
Sara Santamaria, VC “D.
Morea”
Il giorno 6 settembre è
cominciato, come al solito, con un’abbondante colazione presso il nostro Zleep
hotel. Dopodiché, ci siamo recati all’università, sotto una copiosa pioggia e
lì è cominciata la nostra giornata lavorativa. Abbiamo svolto diverse mansioni,
coordinate, oltre che dalla nostra tutor Elvira Brattico, dal dottorando Nader
Alessandro Sedghi, tra cui la realizzazione di alcune illustrazioni sulla
musica e sul rapporto tra essa e l’evoluzione dell’essere umano. Inoltre, in
mattinata, abbiamo visitato i laboratori nei sotterranei della struttura, in
cui abbiamo potuto osservare anche alcuni addetti all’opera. In particolare
abbiamo assistito alla preparazione di un esperimento a cui era stato sottoposto
un topo. Alcuni erano coinvolti nella revisione di slide, che saranno
utilizzate per una conferenza e altri, invece, continuavano la realizzazione
dei saggi sul violino e sulla chitarra. Dopo la pausa pranzo, che si è svolta
come di consueto dalle 12:00 alle 13:00, abbiamo portato a termine i compiti
che ci erano stati assegnati durante la mattinata. Dopo il lavoro, un gruppo di
quattro ragazze, accompagnate dalla professoressa Brattico, hanno visitato il
museo della donna ad Aarhus, dove hanno potuto ammirare diverse installazioni
sul gender, sulla differenza tra gender e sex e sulla libertà di espressione.
Una delle particolarità di questo museo, è stata una linea del tempo sulla
quale erano state segnate le tappe dell’emancipazione femminile danese. Il
resto del gruppo è rientrato in hotel. Alle ore 7:30 c’è stata la cena presso
il ristorante “Today” e inseguito abbiamo fatto rientro in hotel, pronti per
ricaricare le pile, per affrontare una nuova giornata lavorativa.
Mariamichela De Lucia,
V B "S, Simone"
Report, 07/09/2017
Dopo la consueta colazione allo Zleep
Hotel, ci rechiamo in università dove prendiamo parte a una lezione di una
studentessa PhD, Pauline. La quale ci introduce le basi riguardo la disciplina
delle neuroscienze, ma da un’ottica prettamente biologica. Inoltre per
continuare il nostro tirocinio, sei di noi prendono parte ad un esperimento
comportamentale relativo all’individuazione di note differenti durante l’ascolto
di serie musicali. Mentre, il primo gruppo composto dai i due musicisti, Pierluigi
e Alessandra, continua il saggio su violino e chitarra, il secondo seleziona e
revisiona le slide riguardo “Imaging genetics” e il terzo continua e giunge a
buon punto rispetto al progetto sulla web page per la dott.ssa Elvira Brattico.
Terminata la giornata universitaria, spinti dalla curiosità raggiungiamo lo
shop universitario, ricco di maglie, felpe, borse e robe varie targate Aarhus
Universitet. Concluso lo shopping, seppur breve, torniamo in hotel, qui avendo
tante scelte, svolgiamo diverse mansioni tra quali studio, lavanderia e, per
non andar molto lontano, anche un po’ di shopping nel centro commerciale. Verso
le sette, come al solito, ceniamo al nostro amato Today e dopo un’abbondante
cena, ci ritiriamo in hotel, qui trascorriamo del tempo insieme vedendo un
film, oppure per i più affaticati si va a letto prima, per rimettersi in forze
in attesa della successiva giornata impegnativa.
Pierluigi Laricchiuta, 5 A “Domenico
Morea”
Nicolò Giannoccaro, 5 A “Sante Simone”
Report, 08 settembre
2017
Oggi, dopo aver passato
la mattinata a lavorare in università, dove abbiamo assistito ad un'altra
lezione di Pauline Cantou, ci siamo concessi una pausa per visitare il
conservatorio e i giardini botanici di Aarhus. A metà giornata, infatti, ci
siamo goduti un delizioso pranzo alla mensa del conservatorio, dopo il quale
alcuni di noi sono stati coinvolti nell'esperimento che stava conducendo Boris,
professore associato in neuroscienze, sulla percezione sensoriale in relazione
all'esecuzione canora. Al termine dell'esperimento, abbiamo fatto una breve
tappa allo Scandinavian Congress Center, edificio caratterizzato da
un'architettura ampia e luminosa, grazie alle molteplici vetrate, per poi
recarci a vedere i giardini botanici. Questi ultimi ci hanno colpito per la
gran varietà di piante al loro interno e per la loro posizione centrale ma allo
stesso tempo caratterizzata da un immenso verde. Abbiamo passato la serata in
centro, nella zona dei canali, dove ci siamo divertiti a gustare dolci tipici e
a comprare pezzi di artigianato locale. La passeggiata serale si è conclusa con
uno sguardo al lungomare e alle sue particolari fontane danzanti, e al
Quartiere Latino, zone che non avevamo mai visto di sera.
Angela Pagliara, V B
"D. Morea"
Dopo la solita
colazione, ci siamo diretti verso Den Gamble By, la città vecchia, un museo
all'aperto, dove abbiamo incontrato la nostra guida, Mr Nielsen, alle ore 11.
Abbiamo avuto la
possibilità di visitare gli oltre 75 edifici presenti all’interno, smontati e
ricostruiti da oltre venti località diverse della Danimarca, e fare un giro per
le strade che ne ripercorrono le fasi storiche. E’ stato anche possibile
assaggiare dolci e caramelle tipiche presso le pasticcerie presenti e comprare
souvenir.
Nel pomeriggio, alcuni
di noi, rientrati prima, hanno potuto passeggiare nel centro commerciale, per
poi recarsi presso il ristorante “Today” per la cena.
Milvia Gianfreda, V A
"S. Simone"
Il giorno 10 settembre,
per la prima volta da quando siamo arrivati ad Aarhus, abbiamo preso il treno e
siamo partiti alla volta di Randers, un'altra località della regione danese
dello Jutland, a 35 km di distanza.
La città, fondata
nell'anno 1000 e ad oggi al sesto posto per grandezza in Danimarca, conserva il
suo suggestivo carattere storico-culturale, che si fonde perfettamente con lo
spirito industriale e commerciale della periferia.
Tra le attrazioni più
amate dai visitatori vi è, senza dubbio, lo zoo tropicale di Regnskov, dove
abbiamo trascorso la giornata esplorando i principali ecosistemi dei diversi
continenti. La moderna costruzione, composta da tre cupole, riproduce, infatti,
i tre differenti bioclimi di Asia, Africa e Sud America, caratterizzati da
piante rigogliose e abitati da animali selvatici appartenenti a specie
insolite.
Entrare nello zoo è un
po' come immergersi in un'altra dimensione, a diretto contatto con la natura
selvaggia, in un ambiente il cui rinverdire e rifiorire è costantemente
favorito dalle temperature tropicali, alte e piuttosto umide, ben diverse dal
rigido clima scandinavo. All'interno del parco vivono più di 200 specie che
interagiscono fra loro, in un inebriante connubio di cascate, laghetti, piante
esotiche, grotte e cavità naturali, un ambiente variegato in cui ci si può
imbattere, fra gli altri, in enormi coccodrilli, tapiri, pipistrelli, giaguari,
scimmie, ricci, tartarughe, lemuri, armadilli...
L'esplorazione
naturalistica è stata la conclusione del nostro terzo weekend ad Aarhus e ci ha
dato la carica per prepararci alla nostra ultima settimana di tirocinio presso
l'Universitet.
Maria Angiulli, V B “S.
Simone”
Isabella Locaputo, V A
“D. Morea”
Report 11/09/2017
Lunedì 11 settembre, il
primo giorno di un’altra settimana, la penultima in Danimarca, l’ultima di
lavoro al MIB.
Arrivati in Università,
la nostra tutor Elvira Brattico ha tenuto una lezione sulla politica del lavoro
danese, illustrandoci i principi cardine dell’ambiente lavorativo, cioè
comunicazione, collaborazione, responsabilità e indipendenza: ognuno è
responsabile dei propri compiti, il che significa essere affidabili, fare il
proprio lavoro al meglio, scusarsi per gli eventuali errori commessi e finire i
propri compiti. Inoltre, nell’ambiente lavorativo danese, non è adottata una
organizzazione gerarchica: infatti, sul luogo di lavoro, tutti, dal direttore
allo studente, vengono chiamati per nome, senza anteporre alcun titolo.
Dopo questa introduzione,
la prof.ssa ci ha chiesto quali fossero i punti a favore e i punti da
migliorare nell’esperienza vissuta: noi abbiamo risposto che è migliorabile
l'empatia dei danesi, in generale, che tendono molto a "farsi i fatti
loro", ma che abbiamo apprezzato gli esperimenti, le lezioni, la serenità
dell'ambiente lavorativo.
Successivamente,
abbiamo proseguito il nostro lavoro, chi portando a termine la pagina web per
la tutor, chi revisionando e apportando correzioni alle slides utilizzate per
un corso sulle Genetica delle Neuro-immagini.
Nel pomeriggio, abbiamo
conosciuto un’altra nostra connazionale, Maria Celeste Fasano, che ci ha
presentato la sua ricerca relativa al processo di apprendimento della musica. I
suoi studi hanno dimostrato che la motivazione all’apprendimento facilita
l’apprendimento stesso: infatti, quando un soggetto è motivato, alcune aree del
cervello sono più attive.
In seguito, poiché la
giornata non ha fatto che regalarci pioggia in abbondanza, mentre i danesi con
tranquillità andavano a correre e passeggiavano indisturbati senza ombrelli né
impermeabili, noi siamo rientrati in hotel, piuttosto stanchi, per riposarci;
in seguito ci siamo recarti a cena e, come ogni sera, ci siamo rifocillati
per poi fiondarci nelle nostre camere, dove, avvolti dai nostri caldi piumoni, ci siamo ricaricati per il giorno successivo.
Roberta Verna , VD
"D. Morea"
Monica Losurdo, VA
"D. Morea"
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